27 gennaio: per non dimenticare

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27 gennaio: per non dimenticare

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« Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi. »

(Primo Levi)
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ceccomannaro
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Messaggio da ceccomannaro »

Non limitiamoci a ricordare;contestiamo chi nega o chi,oggi,vorrebbe tornare a professare certe infamie.
Ed insieme agli Ebrei ricordiamo i Rom e gli omosessuali accomunati nelle stesse atrocità dei campi di sterminio
Rust never sleeps
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Messaggio da Anonymous »

...faccio mie le frasi che scrive Arrigo Levi questa mattina su "La Stampa":

" ... non è importante che al Giorno della Memoria partecipino gli ebrei. Noi non ne abbiamo bisogno, per ricordare. Sono i non ebrei che debbono parteciparvi, col pentimento nell'anima. Il Giorno della Memoria non è fatto per noi. E' fatto per voi. " (Arrigo Levi)


e tanto per non essere troppo rilassati, è interessante leggere i dati pubblicati ieri sul "Corriere della sera" e una ricerca di Mannheimer:

http://www.corriere.it/cronache/09_genn ... aabc.shtml

Antisemiti, in Italia sono il 12 per cento

Il 27 gennaio si celebra il giorno della Memoria. Ma quanto è diffuso oggi l'antisemitismo in Italia? La risposta dipende da ciò che si intende per ostilità antiebraica.
Essa può mostrarsi come il classico odio xenofobo verso una minoranza diversa sotto il profilo religioso, etnico o culturale.
Oppure può prendere le sembianze, tipicamente moderne, di fobia verso un gruppo ritenuto potente e dai legami di fedeltà ambigui. Infine, il pregiudizio può legarsi alle nuove componenti dell'identità ebraica: Israele e la memoria della Shoah. Si tratta di tre tipologie storiche, ciascuna sviluppatasi in un preciso periodo. Oggi queste tre forme convivono, mescolandosi tra loro.


Una ricerca condotta dal Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano) mostra un quadro molto complesso. Il 56% degli italiani può essere considerato relativamente estraneo ai pregiudizi contro gli ebrei. Tra costoro, il 12% (in misura più che proporzionale laureati, con pochi preconcetti anche rispetto ad altre minoranze, non collocati politicamente e con un giudizio sostanzialmente benevolo nei confronti di Israele) respinge tutti gli stereotipi con forza. Il 43% (per lo più con una conoscenza scarsa degli ebrei e pertanto restii ad esprimere un giudizio su questioni di cui hanno poca cognizione) non prende alcuna posizione. Il restante 44% della popolazione mostra invece qualche pregiudizio o atteggiamento ostile agli ebrei. Esso si può scomporre in quattro sottogruppi.

Il primo (10%) condivide gli stereotipi antiebraici «classici»: ad esempio, gli ebrei non «sono italiani fino in fondo», «non ci si può mai fidare del tutto di loro» e «sotto sotto sono sempre vissuti alle spalle degli altri», respingendo però i pregiudizi contingenti (verso Israele e Shoah). Tra costoro troviamo in misura più che proporzionale persone di destra (+8%), legate alle tradizioni religiose (+13%), con forti pregiudizi nei confronti delle altre minoranze (+15%). Un altro gruppo (11% della popolazione, con un'accentuazione al Nord-ovest), approva invece solamente gli stereotipi «moderni», mentre respinge quelli «classici» e «contingenti». Per costoro, «gli ebrei sono ricchi e potenti», «controllano e muovono la politica, i media e la finanza» ed inoltre «sono più fedeli a Israele piuttosto che al Paese in cui sono nati».

Un terzo gruppo (12%) è caratterizzato da convinzioni «contingenti» («tutti gli ebrei strumentalizzano la Shoah per giustificare la politica di Israele», «parlano troppo delle loro tragedie trascurando quelle degli altri», «gli ebrei si comportano da nazisti con i palestinesi»), ma non concorda con i pregiudizi classici. Qui troviamo una presenza più che proporzionale di persone di sinistra (+9%), laiche (+16%), laureate (+7%), ovviamente con un atteggiamento fortemente ostile allo Stato d'Israele (+20%). In questo caso, però (ma, in parte, anche nei due precedenti), la condivisione di solo alcuni ? e ben definiti ? degli stereotipi e dei convincimenti descritti sin qui induce a ritenere che non ci si trovi di fronte a una ideologia antiebraica vera e propria: il termine antisemitismo appare qui sproporzionato.

I veri «antisemiti» sono invece coloro (12% degli italiani) che condividono tutte le tipologie di stereotipi sopra elencati, da quelli «classici» a quelli «contingenti». Tra costoro si registra una presenza più che proporzionale sia delle persone di estrema destra, sia di quelle di estrema sinistra: in quest'ultimo settore politico il 23% mostra un atteggiamento chiaramente antisemita.
Resta il fatto che il pregiudizio antiebraico è multiforme e trasversale, ciò che rende difficoltosa una lettura del fenomeno. È vero ad esempio che oggi un atteggiamento di matrice xenofoba riguarda gli ebrei in maniera decisamente inferiore rispetto ad altre minoranze (rom, islamici, extracomunitari ecc). È altrettanto vero, però, che il calo «dell'antiebraismo xenofobo» rischia di essere ampiamente rimpiazzato dalla nascita di tutta una serie di nuovi stereotipi, che poco hanno a che fare con la xenofobia, ma che non per questo devono venir tenuti in minor considerazione.
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La memoria è una cosa importante, giustamente ieri l'altro il Vostro beneamato Papa Ratzinger ha fatto mente locale e riabilita i negazionisti dell'Olocausto, forse si sarà ricordato della sua adesione alla gioventù hitleriana.

Vi saluto con una punta di sano oblio per la realtà presente
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Evançon ha scritto:La memoria è una cosa importante, giustamente ieri l'altro il Vostro beneamato Papa Ratzinger ha fatto mente locale e riabilita i negazionisti dell'Olocausto, forse si sarà ricordato della sua adesione alla gioventù hitleriana.


Che tempismo il buon Nazinger eh? Lo avrà fatto per far passare la cosa un pochino in sordina? :evil: :twisted: :?
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Non sta di certo passando in sordina.
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Andy ha scritto:Non sta di certo passando in sordina.
penso che il Boccia fosse "un po" ironico ;)
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si l'uscita del papa è quanto meno inopportuna...

ho scoperto solo oggi il perché del 27 gennaio, ammetto che non lo sapevo.
ma se benigni fosse stato fedele alla storia, gli avrebbero dato lo stesso l'oscar per "la vita è bella"?
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Messaggio da kappa »

kender ha scritto:
ho scoperto solo oggi il perché del 27 gennaio, ammetto che non lo sapevo.
anche io come te...grazie Wolf :D
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Messaggio da rjng »

Veramente interessante la ricerca pubblicata sul Corsera.
Voi in quale percentuale vi identificate?
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il problema è che c'è sempre qualcuno che pensa di essere migliore di qualcun altro....ma per fortuna c'è la grande livellatrice
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub

tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
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Evançon ha scritto:La memoria è una cosa importante, giustamente ieri l'altro il Vostro beneamato Papa Ratzinger ha fatto mente locale e riabilita i negazionisti dell'Olocausto, forse si sarà ricordato della sua adesione alla gioventù hitleriana.

Vi saluto con una punta di sano oblio per la realtà presente
giusto per la precisione, a meno che tu non faccia riferimento ad altro episodio, c'è un errore in quello che dici.

Ratzinger ha recentemente revocato la scomunica ai 4 vescovi che nel 1988 erano stati illecitamente consacrati da Lefebvre (credo si scriva così) e il suo gesto è riferito a questo fatto storico.
Uno dei 4, l'inglese Williamson, aveva recentemente fatto dichiarazioni negazioniste dell'Olocausto, ma mi pare evidente che questo sia ben altro problema che non ha a che fare con la revoca della scomunica.
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E Gesu' Cristo e' morto di freddo!!!!!!
In effetti non ha tutti i torti prima li fucilavano poi il costo era troppo elevato e le povere ss stavano male dopo tutti quegli spari
poi li portavano su allegri furgoni stagni dove le marmitte buttavano il biossido dentro ma consumavano benzina.
alcuni venivano usati come cavie umane, trapianti di ossa, inoculazione virus, resistenza dei piloti al gelo ( ops questo lo facevano ai russi).
Ricordiamoci che Mengele aveva l' hobby di scegliere tra i giovani ebrei che venivano internati quelli il cui cranio gli avrebbe fatto da fermacarte.
un giorno un brav' uomo ha pensato ai cristalli di zyclon B. poco costoso facile da usare. con la scusa di fare una doccia li ammazzavi tutti si effettivamente non c'erano SOLO le camere a gas
E' ANGOSCIANTE sapere che tutta la medicina moderna, ha preso spunto dai verbali di mengele e dai macellai come lui
Anni fa mi sono imbattuto in un libro " medicina disumana" un resoconto dettagliato degli esperimenti condotti nei campi e che dapprima sequestrati dagli americani e dai russi poi diventati manuali di medicina.
Ma del resto paparazzinger ha imparato dal ns amato premier se hai un fratello scarica su di lui la colpa.
Anche se a quei tempi come in Italia erano tutti Balilla in germania erano tutti STRONZI!!!
Str..i gli industriali che usavano gli schiavi polacchi come manodopera gratuita, o che con i capelli rasati a polacchi ed ebrei facevano le imbottiture per gli equipaggi degli u-boat.
Queste cose non si possono dimenticare ogni giorno e' un giorno della memoria
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LiSerge ha scritto:giusto per la precisione, a meno che tu non faccia riferimento ad altro episodio, c'è un errore in quello che dici.
Chiedo vènia per l?errore, LiSerge quando dice d?esserci, c?è !

Ad ogni modo non mi pare grande senso cristiano e tantomeno opportuno riabilitare un soggetto che nega l?Olocausto, indipendentemente dalla pertinenza di una scomunica.
Chiunque si dica cristiano ed a maggior ragione un predicatore, a parte le contraddizioni spicciole o meno che contraddistinguono tutti gli individui, non può a mio avviso tenere da una parte un comportamento osservante e dall?altro contraddire nelle azioni ciò che professa.
Lo accetteremmo un buon predicatore che sappiamo esser pedofilo ? Eppure magari riteniamo che le sue prediche siano eccellenti.
Ora magari chi nega l?Olocausto non ha torto un capello ad alcuno, ma è un insulto all?intelligenza.
Perché reintegrare questi cancri in un ambito al quale la gente comune si rivolge alla ricerca dei fondamenti della Bibbia ?
Sarebbe come se la società riammettesse al lavoro Hitler perché era un buon imbianchino e lasciasse da una parte il suo comportamento criminale.
Certo il relativismo non è proprio il punto di forza di Ratzinger ?

Stavolta son stato sul generale, ci si salva sempre meglio a star ben sopra ai dettagli, difatti come dice la Bibbia ?Dov?è quella casa dove non si nasconde un coccio rotto ?? .

Saluti !
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