si infatti su questo non si discute.alex ha scritto:e se fosse perché, semplicemente, sono belle ? :roll:
Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
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Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
ma che cazzo te ne frega se le moto degli altri girano, io con la mia giro anche se non è d'epoca, ma giro anche con la mia XL che è d'epoca del resto non me ne frega !!! 8-)
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub
tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
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Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
Ma pensa alla figa porca troiaaaa !! :mrgreen:
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
:-beerRoss68 ha scritto:Ma pensa alla figa porca troiaaaa !! :mrgreen:
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
ferracci e basta, ecco cosa sono.
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
Mah! In fondo concordo con Rubin, credo che tutto 'sto parlare delle vecchie moto inglesi sia dovuto al fatto che:
1) i giap non fanno una moto decente da guardare da qualche anno (non discuto sulla tecnica)
2) il custom è alla frutta, un po' per i prezzi e un po' perchè tutte le moto sono cicliche
3) per il punto due a qualcosa ci si deve pure attaccare per vendere.
Le moto inglesi hanno sempre avuto un mondo a parte perchè all'epoca appannaggio di pochi fortunati, se guardate i prezzi le maxi i italiane o giapponesi dell'epoca erano un po' più economiche e più performanti rispetto a Norton o Triumph. Poi c'è la patina del tempo, che smussa gli spigoli più appuntiti ed ecco preparato il mito, anche quando c'è poco da mitizzare.
Ricordo la battutta di un mio vecchio collega quando ha visto la mia bonnie
"metti i pantaloni antipioggia anche con il sole?"
ed io "...non ho capito..."
e lui " sai, all'epoca pisciavano così tanto olio che se volevi arrivar pulito ad un appuntamento era l'unica soluzione! sempre se ci arrivavi..."
All'estero è un'altra cosa, ho sempre ritenuto che in Francia come in Germania ci sia un motociclismo più concreto e maturo. Ogni tanto compro Classic Bike e vedo persone che con i logo ferri vecchi in trent'anni hanno macinato 450.000 miglia e io non ci farei neanche il giro dell'isolato.
Per il resto si, sono degli oggetti belli di arredamento...
1) i giap non fanno una moto decente da guardare da qualche anno (non discuto sulla tecnica)
2) il custom è alla frutta, un po' per i prezzi e un po' perchè tutte le moto sono cicliche
3) per il punto due a qualcosa ci si deve pure attaccare per vendere.
Le moto inglesi hanno sempre avuto un mondo a parte perchè all'epoca appannaggio di pochi fortunati, se guardate i prezzi le maxi i italiane o giapponesi dell'epoca erano un po' più economiche e più performanti rispetto a Norton o Triumph. Poi c'è la patina del tempo, che smussa gli spigoli più appuntiti ed ecco preparato il mito, anche quando c'è poco da mitizzare.
Ricordo la battutta di un mio vecchio collega quando ha visto la mia bonnie
"metti i pantaloni antipioggia anche con il sole?"
ed io "...non ho capito..."
e lui " sai, all'epoca pisciavano così tanto olio che se volevi arrivar pulito ad un appuntamento era l'unica soluzione! sempre se ci arrivavi..."
All'estero è un'altra cosa, ho sempre ritenuto che in Francia come in Germania ci sia un motociclismo più concreto e maturo. Ogni tanto compro Classic Bike e vedo persone che con i logo ferri vecchi in trent'anni hanno macinato 450.000 miglia e io non ci farei neanche il giro dell'isolato.
Per il resto si, sono degli oggetti belli di arredamento...
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
quoto tutto, ma puoi dire al tuo amico che le bonneville attuali non pisciano olioTeddY ha scritto:Mah! In fondo concordo con Rubin, credo che tutto 'sto parlare delle vecchie moto inglesi sia dovuto al fatto che:
1) i giap non fanno una moto decente da guardare da qualche anno (non discuto sulla tecnica)
2) il custom è alla frutta, un po' per i prezzi e un po' perchè tutte le moto sono cicliche
3) per il punto due a qualcosa ci si deve pure attaccare per vendere.
Le moto inglesi hanno sempre avuto un mondo a parte perchè all'epoca appannaggio di pochi fortunati, se guardate i prezzi le maxi i italiane o giapponesi dell'epoca erano un po' più economiche e più performanti rispetto a Norton o Triumph. Poi c'è la patina del tempo, che smussa gli spigoli più appuntiti ed ecco preparato il mito, anche quando c'è poco da mitizzare.
Ricordo la battutta di un mio vecchio collega quando ha visto la mia bonnie
"metti i pantaloni antipioggia anche con il sole?"
ed io "...non ho capito..."
e lui " sai, all'epoca pisciavano così tanto olio che se volevi arrivar pulito ad un appuntamento era l'unica soluzione! sempre se ci arrivavi..."
All'estero è un'altra cosa, ho sempre ritenuto che in Francia come in Germania ci sia un motociclismo più concreto e maturo. Ogni tanto compro Classic Bike e vedo persone che con i logo ferri vecchi in trent'anni hanno macinato 450.000 miglia e io non ci farei neanche il giro dell'isolato.
Per il resto si, sono degli oggetti belli di arredamento...
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
ragazzi, ma di quale periodo state parlando?
no, perchè se si parla di anni 50 e primi anni 60 vorrei capire dove le avete viste le giapponesi :shock:
no, perchè se si parla di anni 50 e primi anni 60 vorrei capire dove le avete viste le giapponesi :shock:
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
appunto.... la cb four 750 arriva sul mercato solo nel 69trevor ha scritto:CB Four a parte
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
chiedo venia, in effetti io faccio sempre riferimento agli anni 70 perchè è il periodo motociclistico che prediligo.
Se prendiamo i periodi precedenti allora non possiamo ignorare che negli anni 50 e 60 l'Italia era in una situazione ben diversa dai vincitori della guerra. Ancor meno persone potevano spendere soldi in una cosa tanto inutile quanto una maxi sportive inglese quando si doveva ricostruire il paese. All'epoca le aziende italiane costruivano piccole cilindrate, adatte per spostarsi in economia e permettere la mobilità di massa.
Quindi ritorno al primo intervento, chi si poteva permettere quelle moto è perchè gli crescevano dalle tasche e non erano tantissimi.
Per French - al collega non ho detto nulla, mi sono fatto una grassa risata con lui...
Se prendiamo i periodi precedenti allora non possiamo ignorare che negli anni 50 e 60 l'Italia era in una situazione ben diversa dai vincitori della guerra. Ancor meno persone potevano spendere soldi in una cosa tanto inutile quanto una maxi sportive inglese quando si doveva ricostruire il paese. All'epoca le aziende italiane costruivano piccole cilindrate, adatte per spostarsi in economia e permettere la mobilità di massa.
Quindi ritorno al primo intervento, chi si poteva permettere quelle moto è perchè gli crescevano dalle tasche e non erano tantissimi.
Per French - al collega non ho detto nulla, mi sono fatto una grassa risata con lui...
Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
Per quanto rigurda l'Italia degli anni 50-60 è un discorso vero solo in parte. Nel senso che in quelgli anni vengono prodotto e acquistate automobili sportive e di lusso di altissima qualità e il nostro sviluppo enorme in quel settore lo si deve proprio a quegli anni. Più che un ritardo di portafogli, in Italia credo che il ritardo motociclisto di mentalità, nel senso che per lungo tempo in Italia la moto è stata considerato un mezzo utilitario rispetto al quale si preferiva puntare, con qualche risparmio in più, al sogno di avere l'auto utilitaria, soprattutto a scapito delle grosse cilindrate. Ben pochi eccentrici possedevano la moto per sport e per passione, nonostate come è già stato scritto, le motociclitte italiane dominassero in quegli anni le gare motogp. Il culto della motocicletta in Italia è un fenomeno che si accende secondo me solo sul finire degli anni '60. Mentre in USA e In nordeuropa era già fenomeno culturale diffuso da molti anni. In parte forse è questo il motivo per cui da noi si vedono in giro relativamente poche moto inglesi anni '60, il nostro motoboom avviene negli anni '70.TeddY ha scritto:chiedo venia, in effetti io faccio sempre riferimento agli anni 70 perchè è il periodo motociclistico che prediligo.
Se prendiamo i periodi precedenti allora non possiamo ignorare che negli anni 50 e 60 l'Italia era in una situazione ben diversa dai vincitori della guerra. Ancor meno persone potevano spendere soldi in una cosa tanto inutile quanto una maxi sportive inglese quando si doveva ricostruire il paese. All'epoca le aziende italiane costruivano piccole cilindrate, adatte per spostarsi in economia e permettere la mobilità di massa.
Quindi ritorno al primo intervento, chi si poteva permettere quelle moto è perchè gli crescevano dalle tasche e non erano tantissimi.
Per French - al collega non ho detto nulla, mi sono fatto una grassa risata con lui...
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Re: Ultrapolemiko! Moto inglesi anni '60
Concordo,prima di allora le Moto erano Motoleggere,polivalenti a basso o bassissimo costo(le Moto del nonno erano Guzzi,125 o 150,quelle del babbo erano vespa,gilera,lambretta,poi l'auto),le grosse/medie cilindrate pativano il confronto con la nascente industria automobilistica.In effetti in Italia il periodo d'oro delle marche Inglesi è durato pochino,compresso dalla ricostruzione e disintegrato poi dal rullo compressore nipponico.Amici che han vissuto "la splendida stagione"ricordano che "con la Norton uscivi con la Moto perfetta e tornare a volte accedeva,spesso al traino,qualche volta sul rimorchio,con l'affento della Honda andavi al mare e tornavi nello stesso giorno senza sporcarti le mani".Resta il fatto che le Moto Inglesi così come le splendite Italiane erano Moto d'elite anche allora,i bassi costi sulle alte cilindrate son arrivate dall'oriente.
Ace reunion
Non chiederti che può fare la Banda per te, chiediti che puoi fare tu per la Banda.

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