Vi allego foto e articolo copiato da motonline.com.







Una special originale firmata da Roberto Totti, che ha un motore quasi quarantenne e una linea sbarazzina che fa venir voglia di tornanti di montagna. Realizzata in un pezzo unico, ha anche il navigatore
Roberto Totti (http://www.tottimotori.com/) è uno a cui piace lavorare sulle moto che hanno carattere. Inglesi o americane, tedesche o italiane, gli piacciono quelle che vantano una storia, quelle difficili da reperire e su cui solo pochi ?colti? specialisti si azzardano a mettere le mani.
Su di esse, il preparatore bolognese spende le sue nottate: studia ed elabora idee che spesso portano a risultati originali, persino irriverenti, ma sempre dotati di profonda consapevolezza. Come questa T 140 Homage, la rivisitazione in chiave moderna di una Triumph T140 del 1962.
Questa special, realizzata nel 2006 per il collezionista Stefano Possati, ha richiesto sei mesi di duro lavoro e lunghe ricerche per trovare gli accessori giusti e valutare le soluzioni migliori. Nulla è stato lasciato al caso o reperito con faciloneria: gli indicatori di direzione sono della inglese Oberon, il serbatoio deriva da una Triumph T 120 del 1968 e le pedane e i serbatoi in carbonio sono realizzati artigianalmente. Anche la sella è stata fatta a mano dalla selleria Ferraresi su disegno di Totti: è in pelle opaca Black-Grey e ben si abbina alla livrea Rosso Corsa con cui si è deciso di caratterizzare la T 140 Homage.
Certo, lavorare senza grosse limitazioni di budget ha i suoi pregi, non ultimo quello di poter cercare il meglio dell?accessoristica disponibile: la strumentazione, ad esempio, è costituita da un complesso sistema Garmin che, dotato di appositi sensori per serbatoio, motore e ruota anteriore, svolge la funzione di navigatore satellitare ma anche di tachimetro, contagiri e indicatore del livello di carburante. Accanto ad essa, per la gioia degli smanettoni, una Shift Lighter a led luminosi.
Il motore usato per questa special, contrariamente all?aspetto moderno del mezzo, è il tradizionale bicilindrico inglese frontemarcia ad aste e bilancieri da 750 cc, dotato di raffreddamento ad aria. Tuttavia, grazie alla sapiente opera di elaborazione dello specialista bolognese, assicura prestazioni brillanti e una potenza massima di ben 65 CV. L?accensione è una Boyers S Digital con bobina Nology, la testa a otto valvole è Veslake e abbinata a cilindri in alluminio entro i quali scorrono pistoni Asso con rapporto di compressione 8,5:1 e bielle Carrillo: un must per una preparazione di questo tipo.
Il cambio è a cinque marce, con frizione a secco a sette dischi con comando idraulico, adattata artigianalmente a partire da quella di una Yamaha R1. La trasmissione primaria è a cinghia da 2?, mentre la finale è a catena con passo da 520 e sfrutta una corona artigianale realizzata in Ergal Z47.
L?alimentazione è affidata a una coppia di carburatori Mikuni da 36 mm abbinati a un impianto di scarico 2 in 1 artigianale, realizzato dallo stesso Totti.
Per quel che riguarda la ciclistica, il telaio utilizzato è quello originale del 1962, ma su di esso è stato infulcrato un nuovo forcellone in alluminio; la forcella rovesciata è una Marzocchi da 45, serrata da piastre artigianali, mentre il mono posteriore è un Ohlins 330 regolabile.
I due splendidi cerchi Dymag da 17? a 36 raggi hanno rispettivamente canale da 3,5? (e pneumatico con sezione da 120 mm) l?anteriore, e da 5,5? (con gomma da 180) il posteriore.
L?impianto frenante prevede due dischi flottanti Brembo Gold da 320 mm con pinze a quattro pistoncini sulla ruota anteriore, mentre al retrotreno si trova un disco Brembo da 240 mm con pinza a pistone singolo.