nuovo editoriale
Inviato: 8 ago 2013, 11:18
Eccoci a ferragosto... ed il nostro Ringaccio mi ha mandato un nuovo bel pezzo che pubblichiamo ben volentieri.
E' un articolo graffiante per certi versi dissacrante.
Mi immagino Dany in canottiera e mutande (che visione né ;) ) mentre sudato sotto un ventilatore a pale del peggior bar di Caracas lo tira giù su un pezzo di carta unta e bisunta. Magari davanti qualche bottiglia di birra finita.
Tirato giù tutto d'un sorso ma non per questo non pensato.
Mette sul piatto molti interrogativi: sino a che punto questa nostra passione è genuina e non pilotata ad arte? quanti sono i veri appassionati che conoscono magari la differenza fra un albero a camme singolo o DOHC e quanti si sono comprati la bonnie solo per il marchio e perché fa "figo"?
Più mi guardo in giro è più ne vedo, di questi ultimi ... purtroppo.
Da ragazzino passavo le ore a rompere le scatole al meccanico di turno, ci passavo i pomeriggi dopo la scuola ed intanto, magari andando a comprare il "reganizzo" per l'immancabile vecchio padre seduto sulla seggiola sgangherata in fondo al garage, rubavo anche un pò del mestiere.
Tutt'ora passo volentieri da Maurizio, per fare due chiacchiere certo, ma anche per vederlo all'opera. Perché la meccanica mi piace, mi piace da morire.
Ma di moto pensate per essere guidate ne vedo sempre meno: l'estetica davanti a tutto anche se diventano rigide come dei baccalà e comode come la vergine di Norimberga.
Bah... io non ci stò, continuerò a pensare che la moto deve essere fatta per essere usata, ma non da un bar all'altro.
Grazie Ring, i tuoi scritti fanno muovere i due neuroni rimasti in circolazione, fanno sempre bene.
Paolo
E' un articolo graffiante per certi versi dissacrante.
Mi immagino Dany in canottiera e mutande (che visione né ;) ) mentre sudato sotto un ventilatore a pale del peggior bar di Caracas lo tira giù su un pezzo di carta unta e bisunta. Magari davanti qualche bottiglia di birra finita.
Tirato giù tutto d'un sorso ma non per questo non pensato.
Mette sul piatto molti interrogativi: sino a che punto questa nostra passione è genuina e non pilotata ad arte? quanti sono i veri appassionati che conoscono magari la differenza fra un albero a camme singolo o DOHC e quanti si sono comprati la bonnie solo per il marchio e perché fa "figo"?
Più mi guardo in giro è più ne vedo, di questi ultimi ... purtroppo.
Da ragazzino passavo le ore a rompere le scatole al meccanico di turno, ci passavo i pomeriggi dopo la scuola ed intanto, magari andando a comprare il "reganizzo" per l'immancabile vecchio padre seduto sulla seggiola sgangherata in fondo al garage, rubavo anche un pò del mestiere.
Tutt'ora passo volentieri da Maurizio, per fare due chiacchiere certo, ma anche per vederlo all'opera. Perché la meccanica mi piace, mi piace da morire.
Ma di moto pensate per essere guidate ne vedo sempre meno: l'estetica davanti a tutto anche se diventano rigide come dei baccalà e comode come la vergine di Norimberga.
Bah... io non ci stò, continuerò a pensare che la moto deve essere fatta per essere usata, ma non da un bar all'altro.
Grazie Ring, i tuoi scritti fanno muovere i due neuroni rimasti in circolazione, fanno sempre bene.
Paolo